Il percorso di studi biomedico, partito in Calabria, diventa “modello” per tutto il Paese

tavolo  La sperimentazione, ideata nel 2011 da Giusi Princi (eurodeputata e già dirigente scolastico) e Pasquale Veneziano (presidente Ordine dei Medici di Reggio Calabria), è stata estesa su scala nazionale e inserita tra le poche autorizzate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito

Il percorso di studi in “Biologia con curvatura biomedica”, ideato e attivato in Calabria, è considerato un “modello” per tutto il Paese: la sperimentazione è stata estesa su scala nazionale e inserita tra le poche autorizzate dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Lo ha stabilito il decreto ministeriale numero 180 del 5 settembre 2024 firmato dal Ministro Giuseppe Valditara.

salaLa sperimentazione era stata ideata nel 2011 da Giusi Princi, già dirigente scolastico e oggi eurodeputata, e da Pasquale Veneziano, presidente dell’Ordine dei Medici e Chirurghi di Reggio Calabria. Ora l’esempio calabrese è esteso su tutto il territorio nazionale e la sperimentazione è autorizzata dal Ministero già dall’anno scolastico 2024/2025. L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Reggio Calabria.

cabina“È motivo di orgoglio che un’idea partita dalla nostra terra cammini, e si implementi giornalmente, attraverso le gambe di centinaia di scuole (300), migliaia e migliaia di studenti (41.000), tutti gli Ordini dei Medici d’Italia (104)”, ha affermato l’eurodeputata Giusi Princi, componente cabina nazionale della sperimentazione. “Con Decreto numero 189 del 5 settembre 2024, a firma del Ministro Valditara – ha proseguito -, viene assunto a sperimentazione nazionale il percorso biomedico partito da Reggio Calabria, da me ideato nel lontano 2011 insieme a Pasquale Veneziano, Presidente dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, per contrastare, attraverso un servizio pubblico di potenziamento sanitario, il business delle scuole di preparazione ai test in medicina. La Calabria fa scuola all’Italia”.

La sperimentazione nazionale coinvolge in totale quasi 41 mila studenti in circa 300 licei scientifici e classici, 104 Ordini provinciali dei Medici, 1.300 docenti e 5.000 medici.interview

Il decreto, quindi, considera i risultati raggiunti nel primo periodo di sperimentazione del percorso di orientamento-potenziamento ed evidenzia “l'efficacia scientifica del progetto – si legge nel documento ministeriale - quale metodo di orientamento per l’accesso alla facoltà di Medicina e Chirurgia”.

“Il percorso biomedico – ha spiegato l’eurodeputata Princi - è in linea con la riforma nazionale che rivede le modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina, includendo anche iniziative di orientamento durante gli ultimi anni di scuola secondaria. Il progetto nato in Calabria – ha aggiunto - è stato infatti pensato proprio per offrire una formazione mirata agli studenti che intendono proseguire gli studi in campo biomedico”.

“Sono felicissimo per questa giornata”, ha detto Pasquale Veneziano, presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria. “Ringrazio tutti gli artefici di questo progetto – ha continuato -, in particolare l’onorevole Princi e il dottor Roberto Monaco, segretario generale FNOMCeO che ha dato un contributo essenziale. Dobbiamo anche ricordare un’altra persona, Roberto Stella, presidente dell’Ordine dei Medici di Varese, il primo medico italiano scomparso a seguito del Covid, che ha creduto in questo progetto presentandolo al comitato centrale rendendolo poi nazionale. Sono orgoglioso perché il progetto è partito da Reggio Calabria con una classe di trenta alunni e poi ha avuto tale successo”.

“Sono sempre più orgoglioso”, ha affermato Domenico Tromba, consigliere dell’Ordine, coordinatore della commissione Rapporti Scuola - Università e referente nazionale medico del Corso di Biologia con curvatura biomedica. “L’orgoglio – ha precisato - non è quello personale di averci creduto fin dall’inizio ma piuttosto di vedere oggi la Calabria, e Reggio in particolare, considerate come modello dalle scuole di tutto il Paese. Il corso di biomedicina con D.M. numero 180 del 5 settembre 2024 viene autorizzato tra i pochi corsi sperimentali ministeriali e tale percorso spero sia la strada di nascita del liceo biomedico”.

Per Roberto Monaco, segretario generale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (FNOMCeO) e componente cabina di regia del percorso nazionale, si tratta di “un evento importante perché segna il riconoscimento all’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, che è stato il primo a portare avanti questo progetto insieme all’onorevole Princi”.

Alla conferenza stampa, moderata dal giornalista Piero Gaeta, capo servizio Gazzetta del Sud, sono intervenuti anche Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e Chirurghi, in videocollegamento, e Francesca Torretta, referente nazionale per la componente docente. Insieme al dirigente della scuola capofila, Antonella Borrello, del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria, erano presenti tutti i dirigenti scolastici dei licei italiani e gli Ordini dei Medici coinvolti nella sperimentazione.

 

Reggio Calabria, 19 ottobre 2024