L’inizio di quest’anno scolastico rappresenta indubbiamente, per tutta la comunità educante del liceo, l’occasione di più approfondite riflessioni sul valore dell’insegnare e sul costante e scrupoloso impegno professionale richiesto a tutte le componenti scolastiche per il benessere e la promozione del successo formativo dei ragazzi, vera espressione della mission del nostro istituto.
Il primo giorno di scuola è sempre un’emozione, ma questo “primo giorno” che ci apprestiamo a vivere, il 28 settembre 2020, sarà ricordato come un giorno diverso da tutti i “primi giorni” che lo hanno preceduto e speriamo diverso anche da quelli che lo seguiranno!
Dopo sei mesi di lockdown, di distanza fisica e relazionale dai nostri ragazzi, condivideremo la gioia del loro ingresso festante a scuola, rivivremo le emozioni di una scuola “viva” e animata: dal suono della campanella, dal vociare dei ragazzi, dalla piacevole eco nei corridoi delle spiegazioni dei docenti, dai tanti “rumori” di cui si infarcisce la quotidianità scolastica, clacson esterni compresi, che rendono tutto così “nostalgicamente” normale.
Sicuramente, quello che comincia, sarà un anno di sfide, un anno che metterà alla prova la nostra voglia di lavorare per il bene dei nostri ragazzi, la nostra abnegazione al dovere, la nostra capacità di far fronte alle difficoltà che, sono certa, renderanno unico questo anno scolastico. La più grande sfida sarà si quella di convivere con l’emergenza sanitaria in atto rispettando e facendo osservare le prescrizioni scientifiche indicate dall’Istituto Superiore di Sanità e recepite dal Protocollo di sicurezza del liceo: distanziamento sociale, igiene individuale, uso di mascherina…, sarà però soprattutto l’intelligenza emotiva di noi educatori a preservare la serenità dei nostri studenti e delle loro famiglie che ce li affidano in un momento così delicato. Il nostro agire sicuro e determinato sarà lo scudo affettivo attorno a cui costruiremo con i ragazzi la nuova quotidianità: banchi monoposto, niente abbracci, niente condivisione di libri di testo, niente prestito di materiale di cancelleria, niente assembramenti durante i cambi d’ora o durante gli ingressi e le uscite….., però una maggiore sintonia e unione nella consapevolezza che questo particolare momento storico ci chiede di camminare insieme con la voglia di ricominciare nel modo migliore. Resistenza, fiducia e resilienza caratterizzeranno il dopo lockdown, perché rendere uno studente resiliente vuol dire sostanzialmente rafforzare la sua capacità di gestire le difficoltà, di far fronte ai cambiamenti improvvisi, proporsi alle sfide di ogni giorno; vuol dire fortificare la sua capacità di ripresa che, oggi più che mai, si trova a doversi scontrare frontalmente con delle difficoltà, vuol dire rafforzarne e fortificarne il carattere anche in vista di sfide future con cui sicuramente dovrà misurarsi.
Abbiamo lavorato senza sosta per preparare al meglio delle nostre possibilità gli ambienti che ospiteranno i nostri ragazzi. Non ci siamo risparmiati nulla nell’obiettivo di accoglierli tutti in presenza e di garantire loro il meglio nella piena sicurezza. La Scuola ha un ruolo preponderante nella nostra società, perché forma gli uomini e le donne, cioè i cittadini del domani e svolge un ruolo strategico ed insostituibile, perché ad essa è assegnato il compito necessario di attivare la volontà di socializzazione e di apprendimento degli studenti. A noi adulti, quindi, spetta il compito di garantire a tutti questi ragazzi una scuola che sia un luogo sicuro, ma anche il luogo dell’autorevolezza dell’offerta formativa e delle pari opportunità, della valorizzazione dell’impegno e delle qualità personali, del superamento delle differenze socio-culturali di partenza, quale condizione di una piena espressione di sé, in una dimensione di autentica democrazia, di responsabilità, di rispetto profondo per la persona. Ma affinché ciò sia possibile occorre una collaborazione fattiva delle famiglie, le quali costituiscono l’agenzia educativa primaria: nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche, sarà decisiva la costruzione di un’alleanza educativa, fondata sul comune obiettivo del rispetto scrupoloso del Protocollo di sicurezza del liceo quale presupposto della salute dei ragazzi e di chi sta loro accanto, quale base della formazione globale delle ragazze e dei ragazzi, che permetta di far crescere la scuola come luogo educativo in cui il rapporto interpersonale, le relazioni, fungano da basi per saperi e apprendimenti.
Nelle mie funzioni dirigenziali continuerò ad adoperarmi con tutte le mie forze per improntare la direzione dell’istituto ad uno stile di leadership partecipata, aperto ad un sereno e costante confronto con tutte le componenti la nostra comunità educante - ragazzi, docenti, personale ATA e genitori - secondo le coordinate della trasparenza, della cooperazione e della complementarietà di funzioni e ruoli. Mi impegnerò sempre di più affinché la nostra scuola sia luogo di umanità, di accoglienza, di orientamento e di crescita umana e civile, votato all'affermazione di quei valori che sono alla base del progresso, della convivenza civile, dell’incontro e del dialogo tra culture diverse.
Nel riaffermare, quindi, il mio impegno personale di pianificare un sistema organizzativo trasparente, ove il contributo concreto di ciascuno possa diventare parte integrante della crescita dell’intera comunità educante, rivolgo a quanti studiano ed operano nel nostro Liceo l'auspicio di un anno scolastico all'insegna di quella serenità che, sola, può garantire il conseguimento dell'obiettivo comune della crescita umana e culturale delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Giuseppina Princi